Gentile Collega,
Sono passati solo pochi giorni dalle elezioni ma l’entusiasmo del risultato ottenuto in tutto territorio nazionale e gli obiettivi che ci siamo prefissati sono solo il punto di partenza.
Ma seppur vero, la criticità della partecipazione al voto non è marginale, la sensazione di avere fatto un buon lavoro durante la campagna di valorizzazione della nostra posizione politico professionale è evidente.
Questo risultato va diviso con tutti i colleghi che hanno sostenuto la lista di INSIEME e che ci permetteranno di rendere sempre meno invisibile la professione del TSLB.
Ora lavoreremo perché il nostro maxi Albo creill un “network dedicato” che ci permetta di avviare innovative collaborazioni ed attività fra diversi soggetti pubblici e privati per la creazione di una serie di opportunità per accrescere conoscenze e competenze, così da assumere l’importante ruolo di intermediazione fra i vari professionisti che si integrano nel sistema sanitario”.
Ma non solo si dovrà anche “cercare attraverso processi sia in campo scientifico – tecnologico nazionale ed internazionale iniziative di spin off, che serviranno a creare delle aree servizi e di comunicazione”. E poi “migliorare ed implementare l’offerta formativa che guardi al futuro e he preveda un investimento nei professionisti moderni e porre in essere tutte le strategie necessarie affinché possa concretizzarsi l’inserimento, nel mondo del lavoro, dei giovani laureati attraverso un’attenta analisi dei bisogni di nuovi professionisti all’interno dei Servizi diagnostici di Medicina di Laboratorio pubblici e privati”.
In ogni caso “resta di primaria importanza rafforzare il ruolo della COMMISSIONE DI ALBO NAZIONALE al fine di “condurre” i professionisti moderni di Laboratorio all’applicazione delle normative successive al Dlgs 502/92 riguardanti le Professioni Sanitarie. Le finalità della Commissione Albo Nazionale troveranno completamento nell’ istituzione di linee guida per le Commissioni Albo territoriali che, a tutt’oggi ne sono prive, attraverso il coinvolgimento di tutte le Istituzioni ed Organizzazioni che si occupano direttamente o indirettamente di questo progetto.
“L’altro fattore cruciale è rappresentato dal riconoscimento delle competenze. La medicina tecnologica ha quindi creato un mutamento antropologico delle professioni e per questo è fondamentale capitalizzare “sviluppo e ricerca” attraverso nuove richieste compatibili e armonizzare con le politiche sanitarie. Alla politica chiederemo e continueremo a chiedere una pianificazione della modernizzazione delle professioni sanitarie in risposta ai problemi della sanità, all’esplosione della scienza, della tecnologia medica e dei costi per la salute”.