La multidisciplinarietà del Tecnico sanitario di laboratorio biomedico durante i processi di diagnosi, prognosi e cura del carcinoma mammario
Abstract
Introduzione: Il carcinoma della mammella (BC) è il tumore che con maggior frequenza viene diagnosti-cato nelle donne in Italia. La sopravvivenza dipende da molti fattori, tra cui: il tipo di tumore, il grado istologico, lo stadio della malattia e le terapie intraprese.
Obiettivo: L'obiettivo di questo lavoro è quello di mettere in evidenza il prezioso contributo offerto dal Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico (TSLB), nel processo di diagnosi, prognosi e cura del BC. Inoltre, si vogliono valutare e confrontare: le modalità operative, i tempi di allestimento e ricostituzione dei farmaci nelle Unità Farmaci Antiblastici (UFA) di ASLCN2, ASUFC e CRO di Aviano.
Materiali e metodi: L’attività del TLSB per il BC si esplica nell’ambito di discipline diverse: 1. Anatomia Patologica (immunoistochimica); 2. Biologia Molecolare (diagnostica molecolare); 3. Laboratorio Analisi (chimica clinica ed ematologia); 4. Farmacia Oncologica (manipolazione farmaci antineoplastici).
Risultati: 1. Anatomia Patologica. L’utilizzo dell’immunocoloratore automatizzato, consente al TSLB di ridurre i tempi di esecuzione delle colorazioni, a fronte di quelle manuali di immunoistochimica (IHC) ed ematossilina-eosina (H&E). Per l’IHC, tuttavia, risulta complesso il dosaggio iniziale dei tempi di incuba-zione degli anticorpi da utilizzare nella colorazione ed è pertanto necessaria una «messa a punto». 2. Bio-logia Molecolare. L’utilizzo della tecnica amplificazione in singola fase degli acidi nucleici (OSNA) pre-vede specifiche tempistiche prestabilite, strettamente connesse all’operatività dello strumento, per la pre-parazione di un singolo linfonodo (SNL) o per l’analisi di 14 SNL. 3. Laboratorio Analisi. Prima dell’inizio del trattamento chemioterapico devono essere effettuati esami ematochimici completi, per la valutazione della riserva midollare e le funzionalità d’organo, che necessitano di tempi di risposta celeri, precisi e standardizzati. 4. Farmacia Oncologica. Le tempistiche di allestimento dei farmaci antiblastici sono risul-tate differenti nelle tre UFA esaminate e sono legate: alla scelta dell’utilizzo dell’isolatore o delle cappe a flusso laminare verticale che influisce sulle tempistiche di preparazione; alle modalità operative diverse; alla variabilità individuale legata alla manualità dell’operatore.
Conclusioni: Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) del BC, costituisce un esempio di come il TSLB sia responsabile nei vari settori di attività, essendo una figura formata e qualificata sia in ambito universitario che specialistico. Attraverso l’utilizzo di strumentazioni automatizzate si ha la garan-zia di poter fornire prestazioni standardizzate, certificate e riproducibili anche in termini di tempistiche di esecuzione. L’acquisizione di tecnologie robotiche, per le UFA, potrebbe ridurre la variabilità individuale andando così a migliorare le performance e la sicurezza del prodotto e dell’operatore, certificando l’intero processo di allestimento. Il TSLB, misurandosi quotidianamente con tecnologie in continua evoluzione e avendo un ruolo sempre più attivo anche nel campo della profilazione genomica e dei test genetici, ha acquisito e consolidato un’elevata autonomia tecnico-professionale che gli consente di essere una figura di spicco nell’oncologia di precisione.
Parole chiave: BC, PDTA, UFA.